Per i podisti, dal correre con le scarpette da running, al farlo con gli Sci ai piedi, il passo potrebbe non essere poi così sconveniente, anzi.
Con questo articolo, vogliamo incuriosire e far apprezzare tutti gli amanti podisti, a proposito di quanto possa essere utile, durante la stagione invernale, alternare le sedute di “corsa” con alcune uscite sugli “sci stretti”.
Lo sci di fondo è una delle meravigliose attività all’aria aperta, che si possono effettuare durante la stagione “fredda”, ovviamente presso le località montane e/o appenniniche dotate di “Centri Fondo” attrezzati: dove opportunamente sono predisposte e ben tenute le “piste” e c’è assistenza anche di validi maestri.
Se pur apparentemente possa sembrare facile il primo approccio, è vivamente consigliato avvicinarsi a questo sport con alcune lezioni preliminari, possibilmente tenute da un Maestro di Sci (professionista: iscritto agli Albi dei rispettivi Collegi Regionali). Con l’aiuto del Maestro, si potrà certamente riuscire a conoscere e gestire, fin da subito, le prime tecniche per avanzare in sicurezza, tranquillità e per divertirsi sci”volando”.
Perché lo Sci di Fondo è un “tocca sana” per il podista (e non solo):
– Favorisce e garantisce il mantenimento dell’allenamento aerobico, risvegliando e incrementando la “tonicità” muscolare, senza eccessivi sovraccarichi per le strutture tendinee ed articolari: è come il Nordic Walking (camminata nordica), una “attività low impact – a basso impatto”;
– Per quanto scritto sopra, allevia l’affaticamento muscolo-tendineo-articolare tipico del “podista”, a carico degli arti inferiori e del tronco, soprattutto nel periodo “freddo”, che per alcuni può diventare anche “terapeutica”;
– E’ uno sport di resistenza dalla prevalente componente “aerobica”. In effetti si possono allenare, per brevi periodi, anche le caratteristiche di tipo anaerobico (lattacido o alattacido); per esempio spingendo con braccia e gambe in maniera energica per superare una breve salita;
– È ottimo grazie ai vari “movimenti” che comporta e che si possono effettuare sia nelle due tecniche di riferimento “Classica e Pattinato”, che con la “Discesa”, quale tecnica da apprendere per “tornare a valle” con il sorriso; stimola e migliora contemporaneamente le capacità condizionali e quelle coordinative;
– Oltre agli aspetti fisiologici, sciare immersi nella natura favorisce il relax e lo “stacco” dalle rincorse quotidiane, assaporando i ritmi dettati da fiato/cuore/muscoli, che suonano in armonia con l’orografia dei tracciati disegnati tra i boschi e le altimetrie dei “fatati luoghi innevati”;
– Aggiungendo agli aspetti salutistico, prestativo e naturalistico, quello socializzante e di svago, lo Sci di Fondo ha potenzialità che ancor oggi sono tutte da scoprire: ma “tempo al tempo” molti avranno modo di scoprirle;
Respirando, muovendosi e sci-Volando; ciascuno potrà, con le proprie capacità, apprezzare le meraviglie circostanti della “natura vestita di bianco”, senza quasi percepire la fatica e apprezzando ancora di più il piacere di “Fare Sport”; nonostante (per chi è lontano dalle montagne) le uscite non possano poi essere molto frequenti.
Dopo questa piccola introduzione, velocemente, a titolo conoscitivo di seguito si elencano le Tecniche ed i Movimenti di riferimento dello Sci di Fondo, divisi per “gradi di capacità” dello Sciatore:
Prossimamente andremo analizzare le molteplici caratteristiche dello Sci di Fondo, per far comprendere sempre di più quanto sia forte anche la sua valenza “Multisportiva” e propedeutica, di mantenimento e transizione per molti sport, in primis la Corsa.
SportivaMente SciVolando
Marco Ranaldi
Maestro, Istruttore Nazionale, Allenatore 3° Liv. Sci di Fondo – FISI
Istruttore Nazionale Nordic Walking – NWAcademy asd
Responsabile “Nordic Sport Academy”