Correre è uno sport semplice. Dicono.
Basta un paio di scarpe, maglietta e calzoncini.
Poi ti viene voglia di migliorare. E cominci a comprare riviste, cercare programmi di allenamento su internet, magari chiedi pure un paio di prezzi per un trainer che ti segua.
Migliori. E ti viene voglia di fare delle gare.

Così ti informi con gli amici, su quelle “garette” non competitive della domenica, ti fai aiutare per il calendario, per l’iscrizione, ma dopo un po’ devi imparare a camminare – anzi correre – con le tue gambe, mica puoi sempre “viaggiare a schiena”.
E si va avanti.

Poi le prime gare competitive. La visita di idoneità, la tessera FIDAL. “ma puoi fare la RUNCARD, se non hai una squadra!”. “Ah Sì?!”. Fatta! Anche se mi sembra utile come i punti fragola: nei hai 45milioni ma non si capisce bene cosa ci puoi fare.
Il certificato scade dopo un anno, e tu quando ti serve per iscriverti all’ultimo minuto alla gara dell’anno dopo aver trovato l’ultimo pettorale disponibile, ti rendi conto che è scaduto da 1 giorno.
Resti a casa, no way.

Ti alleni, sempre di più. I primi acciacchi. E ti devi mettere insieme una rubrica che manco Nadal: fisioterapista, massaggiatore, osteopata, fisiatra, farmacista, dietologo, podologo, running motivator… psichiatra.
Era uno sport semplice. Alla fine diventa un “lavoro”.

Ecco, un lavoro lo fa bene solo chi lo sa fare.
La società sportiva che tutti vorrebbero, deve risolvere problemi, restituire soluzioni. E metterci quel tocco, come un “club” anglosassone. Un po’ come quei portieri d’albergo di una volta che sanno tutto.

Il prezzo di una tessera di un club, secondo noi vale se fare sport ritorna a essere semplice e speciale.

Noi di almostthere abbiamo lavorato in questa direzione e in 3 anni ci siamo costruiti una solida esperienza, che ora mettiamo a disposizione dei nostri associati.

E chi è con noi già da qualche anno lo sa, e per questo resta con noi. Pronto però a condividere passione ed esperienza.

Fare sport, insieme.

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